Le festività natalizie che si svolgono nel cuore dell'inverno sono ricche di stratificazioni di credenze e rituali, antichi come l'alba dell'uomo. Il passaggio del sole nel cielo solstiziale, che segna il giorno più corto dell'anno, era accolto un tempo con grande timore nella paura che il gelo e l'oscurità potessero sconfiggere la luce.
IL DIO SOLE
La maggior parte dei popoli antichi considerava il sole come un dio e credeva che avesse bisogno di aiuto durante il solstizio, il giorno più corto dell’anno. Immaginavano che il sole lottasse contro le forze del male e dell’oscurità, riuscendo pian piano a sconfiggerle, però non davano la vittoria per scontata. Nelle terre del Nord venivano celebrati i rituali per assicurare la rinascita del sole, era la Festa di Yule: il fuoco, il fratello del sole, era al centro di tutte le feste invernali, la gente si mascherava con teste di cavallo, corna di cervo, pelli di daino e danzava alla luce del fuoco.
YULE
Di origine germanica ma diffusasi presto anche nelle Terre Celtiche, Yule era la festa del fuoco e della luce che si celebrava durante il Solstizio d'Inverno per aiutare il sole nella sua lotta contro le forze dell'oscurità. Ma era anche il periodo di canti e danze, di banchetti e di colossali bevute per "fare il giorno di notte" ossia per portare luce e calore nel cuore gelido dell'Inverno.
Presso i norreni si venerava Freyr (che significa semplicemente Signore, latinizzato in Fricco oppure anglicizzato in Frey), dio della bellezza e della fecondità equivalente per molti aspetti al Lug celtico. Nel mezzo dell'inverno gli si dedicava la grande festa di Frdblod.
IL CEPPO DI YULE
Da quelle lunghe notti arriva la tradizione del ceppo di Natale, un grosso tronco (detto ceppo di Yule - in inglese Yule log) portato in casa il giorno di Natale che doveva bruciare lentamente per le 12 notti in cui durava la festa! Il tronco era preparato alla vigilia della festa seguendo dei precisi cerimoniali (tagliandolo per lo più da una vecchia quercia), con canti e benedizioni, e decorato con nastri e sempreverdi (a volte bagnato con del sidro). Si portava in casa per sistemarlo nei grandi camini e si manteneva acceso fino all’Epifania: quel ceppo proteggeva la casa dagli incantesimi delle forze maligne; le ceneri erano sparse sopra i campi per renderli fertili. I resti del ceppo, venivano anche conservati per poter poi alimentare il fuoco che avrebbe arso il ceppo dell’anno seguente.
YULE (di Fryda Rota) Festa di fuoco e luce: si ponga il ceppo nel focolare (danzino intorno le fanciulle) e nelle crepe del legno antico pennacchi di edera tenaci.
Stategli attorno col vostro fiato mentre si snodano dodici notti -mai non dilegui la fiamma viva: smuovete cenere che si posa sopra la brace per soffocarla e nella casa così protetta maligni spiriti non entreranno. Poi quella cenere sia versata sopra i campi raschiati e secchi a ridestare –quasi carezza- la Madre Terra addormentata
Ai nostri giorni con camini e stufe troppo piccoli per il ceppo di Yule, chi volesse celebrare la festa secondo le vecchie tradizioni, potrebbe decorare un tronchetto con candele e sempreverdi (nastri, pigne e bacche) e trasformarlo in un bel centro tavola che illumini le cene delle festività natalizie. Continuando con la tradizione tra i dolci che richiamano lo yule log non può mancare il "Buche de Noel" ancora oggi il dolce tipico della tradizione natalizia francese.
In tutti i paesi bagnati dal Mediterraneo e governati da Roma, il fuoco bruciava sotto forma di candele durante le feste dei Saturnali. Si adornavano le case con agrifoglio, edera e vischio: per sostenere il sole morente dell’Inverno. Il sempreverde era la speranza della vittoria del Sole e del rinnovarsi della vita contro le forze del male e dell’oscurità. continua
L’acquario e l’arrivo della età dell’oro
di camminanelsole
Congiunzione Saturno-Giove L’Era dell’Acquario porterà grandi sconvolgimenti, ma la nuova vita che ne nascerà in seguito, sarà inimmaginabile in quanto a bellezza, splendore e armonia. “l’Intelligenza Cosmica ha costruito l’essere umano in modo tale che egli possa raggiungere il suo pieno sviluppo, solo mantenendo il legame con un mondo superiore, da cui riceve la luce e la forza. Pertanto, finché gli esseri umani si fideranno unicamente del proprio intelletto limitato, mancherà loro la vera comprensione, e ne deriveranno errori catastrofici in tutti i campi. I loro intrighi, ispirati soltanto dal desiderio di possesso e di dominio, senza tener conto dei disegni dell’Intelligenza Cosmica, smuovono gli strati dell’atmosfera fisica e psichica, provocando delle forze spaventose che si scatenano contro di loro”. “Ben presto, l’Era dell’Acquario porterà grandi sconvolgimenti che faranno comprendere agli esseri umani la realtà del mondo spirituale e delle leggi che lo reggono. Ma la nuova vita che nascerà da tali sconvolgimenti, supererà qualunque immaginazione in quanto a bellezza, splendore e armonia. Tutte le creature sparse nel mondo, che lavorano in segreto alla realizzazione del Regno di Dio, si ritroveranno per agire, e le fortezze dell’ignoranza, del materialismo e del dispotismo crolleranno. Vi dico questo, e sarà così: niente potrà impedire l’arrivo della nuova epoca: l’Età d’Oro”. (Omraam Mikhael Aıvanhov) Omraam Mikhael Aivanhov L’Acquario e l’Arrivo dell’Età dell’Oro Prosveta Edizioni L’era dell’Acquario L’Acquario, che è un segno d’aria, rappresenta l’uomo, dunque il pensiero, il sapere. L’epoca dell’Acquario sarà dunque quella del sapere, ma non del sapere intellettuale che rende aridi. Gli esseri umani infatti apprendono, sono istruiti, eruditi, ma non sono vivi. Il simbolo dell’Acquario è un vegliardo che versa acqua da un’urna: quel Vecchio rappresenta la saggezza che versa l’Acqua della Vita. Il sapere dell’Acquario è un sapere che porta la vita, produce la vita, risveglia la vita. Gli esseri umani conoscono tutto sui microbi o sulle stelle, ma quando li si guarda agire nella vita quotidiana ci si spaventa! Mancano dell’essenziale: non sanno vivere, dunque non sono sotto l’influenza dell’Acquario. L’acqua che fuoriesce dall’urna del Vecchio insegna agli esseri umani che essi devono alimentare, irrorare e far fruttificare tutto dentro di sé e attorno a sé. Ciò di cui hanno anzitutto bisogno, è l’acqua vivente, l’acqua viva. Ecco perché anche se l’Acquario è un simbolo del sapere, non è legato al cervello ma al plesso solare, ovvero l’unico che possa far scorrere l’acqua viva nelle viscere. Nei Vangeli è detto: “Dal suo seno sgorgheranno sorgenti d’acqua viva”. Si tratta dell’Acquario, che era già profetizzato, ma in una forma che a quell’epoca nessuno poteva comprendere. Finché l’acqua viva manca, si potrà raccontare ciò che si vuole, ma sarà solo teoria e morte. Ecco cosa avviene nella cultura attuale: gli esseri umani si istruiscono, ma il loro sapere resta alla superficie, non è vivo. Io, invece, preferisco non avere alcuna di quelle conoscenze che si trovano nei libri, ma avere la “scienza della vita”, perché quando saprò vivere, ossia vibrare all’unisono, in armonia con tutte le leggi cosmiche, in un solo giorno l’Universo intero si rivelerà dinnanzi a me. Quello che interessa a me è vivere in armonia con le leggi cosmiche. Vi ho detto spesso che esistono due tipi di sapere. Il sapere delle università che vi offre un posto nella società, denaro e prestigio, ma che non vi trasforma; voi rimanete sempre gli stessi: se siete sensuali, rimanete sensuali, se siete avari continuate ad essere avari, ecc… L’altro sapere, invece, quello degli Iniziati, non vi dà né prestigio né ricchezza, ma non lascia che rimaniate gli stessi. Ebbene, questo sapere che trasforma è appunto quello dell’Acquario. L’aspetto un po’ inquietante di questo segno è proprio l’ influenza di Saturno e di Urano, dei quali l’Acquario è il domicilio: Saturno che fa soffrire, blocca, distrugge, e Urano che provoca incidenti, esplosioni. L’Acquario, abbiamo detto, è dunque rappresentato come un Vecchio che versa acqua da un’urna. Quell’acqua è l’acqua viva del nuovo Insegnamento. Tutti coloro che hanno parecchi pianeti nel segno dell’Acquario, sono particolarmente predisposti a captare le nuove onde che giungono da questa costellazione. Essi sono degli innovatori, degli inventori. La causa di tutte le scoperte in campo psichico ed esoterico è l’Acquario, soprattutto per quanto riguarda l’idea di collettività, di fratellanza. Ecco perché adesso il mondo intero sarà obbligato ad occuparsi dell’idea di fratellanza e di universalità e a lavorare per questo. “Universalità” significa non attaccarsi soltanto a poche persone, ad una donna, a dei bambini, no… significa voler essere tutti uniti, legati reciprocamente, immersi insieme nell’oceano della vita, dell’amore, della bellezza e della gioia. L’era dei Pesci è stata quella del cristianesimo, i cui tratti caratteristici corrispondono esattamente al segno dei Pesci, il segno dell’abnegazione e del sacrificio. Prima di quella dei Pesci, l’era dell’Ariete era stata caratterizzata dalla religione di Mosè, e prima ancora di quest’ultima, l’era del Toro fu caratterizzata dalle religioni egizia e babilonese… Con l’era dell’Acquario sarà il tempo della vita nuova. Essa si annuncerà dapprima con giganteschi sconvolgimenti, ma in seguito sarà l’Età d’Oro. L’Età d’Oro verrà con l’Acquario. (Vidélinata – Svizzera, 10 Dicembre 1966)
Tratto da: “L’Acquario e l’Arrivo dell’Età d’Oro” di Omraam Mikhael Aıvanhov, edizioni Prosveta.
A cura di Fisicaquantistica.it
Fonte : http://www.fisicaquantistica.it/esoterismo/l-acquario-e-l-arrivo-dell-eta-d-oro
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